martedì, dicembre 11, 2007

Interruzione forzata dei programmi

Gentili lettori,
ci scusiamo per l'interruzione forzata delle nostre trasmissioni culinarie che esulano dalla nostra volontà.
Da Ottobre, il server Blogger non permette di fare l'upload di immagini, per problemi tecnici che sono incapaci di risolvere. Capirete che per noi è difficile parlare chiaramente di cucina e/o delirare senza l'ausilio dell'iconografia.
Quindi rinviamo l'inizio della seconda stagione di ricette e chiacchere domenicali a data da destinarsi.
Però, se conoscete un altro spazio dove pubblicare (e che abbia anche una gestione più flessibile degli archivi), fatecelo sapere senza esitazione!
Saluti,

    Max e Alex

sabato, maggio 12, 2007

Il sushi (6)

A me? a te!
Buon noncompleanno a te!


A me? a te!

a te! a me!
buon non compleanno a te!


E' tardi è tardi è tardi è tardi!
Finisci di preparare il sushi!
Alex, ma hai appuntato tu questa scritta sull'etichetta di questa Falanghina?
C'è scritto "BEVIMI"
E noi ce la beviamo...


Si, ma solo a patto che prima tu esca da dietro allo specchio!
(ma poi mica l'avevo scritta io quella cosa...)


glu glu glu glu glu glu glu glu ...


Ingredienti:
  • Un trancio di salmone,
  • un trancio di tonno,
  • 4 gamberoni
  • 500 grammi di riso (l'ideale sarebbe il riso giapponese, ma anche il riso Roma che trovate in ogni supermercato va benissimo)
  • mezzo bicchiere di aceto di riso (quello giapponese è trasparente e costa di più di quello cinese, che è ambrato e vi fa il riso viola
  • un cucchiaio di zucchero
  • un pizzico di sale
  • wasabi
  • alga nori
  • salsa di soia
  • 2 carote
  • 1 avocado
  • 1 cetriolo

Preparazione del riso:
  1. Mettete il riso in ammollo per un'ora, rimestandolo e cambiando l'acqua spesso finché non risulta euristicamente trasparente;

  2. preparate l'intingolo con l'aceto, lo zucchero, il sale e dell'acqua (circa la stessa quantità dell'aceto)

  3. Ora ponete il riso (scolato) in una pentola e copritelo di acqua (circa un quinto della quantità del riso: lo so che sembra matematico, ma la cucina è una scienza esatta, quindi, se avete 1kg di riso = 1000g di riso, dovete mettere 1,2l d'acqua = 1200 ml di acqua. Chiaro?)

  4. Accendete il fuoco fino a che l'acqua non bolle, lasciata sobbollire un paio di minuti e poi spegnete il fuoco e coprite con un coperchio (che non dovete toccare PER NESSUNA RAGIONE PER I PROSSIMI 20 mn)

  5. Se toccate il coperchio e lasciate fuoriuscire il vapore, la lucertola Wati-kutjara viene e vi rosica le dita dei piedi;

  6. Se tutto è andato bene, ora il riso è un colloso e totalmente asciutto e caldo. Mettetelo in una insalatiera di legno e rimestate con una cucchiara con un gesto simile al tagliare per 3 minuti;

  7. Traslate il riso in un'altra insalatiera, aggiungete lo sushi-zu e continuate a mischiare finché il liquido non è ben assorbito.

Preparazione del maki-sushi:
  1. Tagliate il pesce a strisce lunghe quanto la sfoglia di alga, tagliate carote a strisce sottili e mettetele a cuocere (al vapore o bollite), tagliate anche il resto delle verdure a strisce;

  2. stendete uno strato di riso sull'alga nori, metteteci il pesce e un paio di strisce di verdure (si può anche mettere una frittata sottile sottile);

  3. arrotolate e tagliate il cilindro in cilindretti;

  4. mangiate il maki-sushi intingendolo nella salsa di soia mescolata con una piccola quantita di wasabi. Se avete anche zenzero giapponese marinato (quello rosa), mettetelo assieme che è una squisitezza!

venerdì, maggio 11, 2007

Il sushi (5)

Alex, eccomi ... auff ... scusa se ci ho messo tutto questo tempo, ma mi sono fatto la doccia e mentre mi asciugavo ho visto qualcosa muoversi dietro lo specchio.
Allora ho provato istintivamente a toccare quel qualcosa e insomma ... mi sono trovato dall'altra parte dello specchio!
Alex ... in questa casa succedono cose strane da quando abbiamo mangiato la coda di canguro.
Tu sei sicuro che fosse commestibile?


Ma siii... A volte il cibo è costituito dalla materia della quale sono fatti i sogni, ma ciò non intacca la realtà delle cose.
Per gli australiani, in particolare, ci sono due realtà.

..."realtà", che parola strana...

Dicevo che c'è l'attività quotidiana, reale, e quella del Sogno, ancora più reale perché fondata su un ciclo eterno di cose che sono state e che saranno.
Come questo sushi che sto tagliando: chi ti dice che il tonno che c'è dentro adesso non stia sognando di bagnare l'alga che lo avvolge?
ehm.. mi rendo conto che forse questo sogno australiano ha serie ripercussioni sulla nostra maniera di vedere il mondo.


Ummm ... dunque potremmo trovarci in un sogno ... ummm come in matrix
E la coda di canguro potrebbe aver avuto l'effetto dei pilloloni che Morfeus propinava a Neo ...
Be', allora mi permetterai di invitare Lewis Carrol a pranzo?
A proposito! Oggi è il tuo noncompleanno!!!
Buon noncompleanno!!!

giovedì, maggio 10, 2007

Il sushi (4)

Gulp!
Pericolosissimo! Non ne hai idea! Quella carpa è spaventosa!
Ma prima o poi ... aaaabboccheraaaa' !!!
Meno male che c'è il signor Miguel che pensa a noi.
Ecco qua, mi ha assicurato che è tutto freschissimo.
Uff... mi vado a cambiare che sono fradicio...

Nel frattempo mettiamo mano (NdT: incominciamo).
Il riso. Il riso è molto importante.
Una volta cotto (non cotto del tutto, ma quasi cotto), il riso va mescolato con un intingolo chiamato "sushi-zu" fatto con aceto di riso, zucchero e sale e poi raffreddato in un recipiente di legno.
Poi si stende il riso sull'alga nori, si mettono pezzi di pesce sopra, e verdure varie (carote, avocado, cetrioli) e si arrotola.


Ecco, una volta arrotolato, viene fuori un bel cilindro con l'alga fuori e il riso dentro e -per dentro al riso- pesce e verdure varie...
Il sushi, dovete sapere, non ha sempre avuto questa forma. Ha subito varie evoluzioni durante le sua lunga storia (viene nominato in un trattato del secondo secolo e si pensa che fu poi introdotto in Giappone da Kibi no Makibi assieme alle altre arti cinesi del periodo T'ang), dalla forma antica, il nare-sushi, a base di pesce fermentato, alle forme attuali che sono il sushi di Osaka, il kansai-sushi, e il sushi di Tokyo (che poi è quello a cui siamo abituati noi), il nigiri-sushi.
Non ho mai provato il nare-sushi (carpa fermentata con riso) che ancora si produce nella prefettura di Shiga, ma sicuramente avrà un sapore del tutto diverso dalla freschezza alla quale siamo associamo il sushi. Però oggi abbiamo appreso che è meglio stare alla larga dalle carpe, in particolare da quelle giganti giapponesi.

mercoledì, maggio 09, 2007

Il sushi (3)

Il sushi!!! Il mio cibo preferito! La prima volta che l'ho mangiato era a Parigi in un posto che si chiamava Wasabi, proprio come la salsina verde superpiccante.
Scendo subito a prendere il pesce!
Dov'è la canna? E le lenze?
Ecco qui, il cappello di paglia in testa e via!
Vado, pesco e torno !
Ciaoooooo!
Saampeeeeiiii sampeeeiii!!!!

SLAM!

ehm... sono interdetto.
Si dice sempre che troppa televisione fa male, però non credevo fino a questo punto.
DRRIIINNNN
Pronto? Si? Ah, certo signora carpa gigante di Hamamatsu, quel villano la infastidisce?
No, non lo affoghi. Piuttosto venga a pranzo da noi. Facciamo del sushi, si.
Ah. Va bene. Scusi. CLACK.

Mo chiamo Massi prima che si metta nei guai...

Massi!! MASSI MI SENTI?!?!
Guarda, poco fa ero al telefono con la carpa gigante di Hamamatsu. Dice che stai pescando nel sul lago maledetto, è vero?
Dice anche che la infastidisci?
ehh??! ti sento male....
Ah! già lo sai?
Ecco, fai il bravo, torna a casa.
No, non fa nulla: meglio bagnato fradicio che affogato dai Kappa.
Si... se l'è proprio presa a male.
il dio Ebisu, foto di Searobin
No, senti, tu torna a casa che è meglio. Magari prima fermati dal signor Miguel e compra del pesce freschissimo. Ecco, bravo.
A presto, ciao!

martedì, maggio 08, 2007

Il sushi (2)

Uah, Massi, svegliarsi con le sigle dei cartoni animati è un'esperienza allucinante!
Adesso avrò il giappone in testa per tutto il giorno... Perché non ci vediamo qualche puntata di Hikaru no Go?

Dai dai! Ancora non l'ho mai visto! Facciamo un bel pranzo davanti alla televisione.
Invitiamo un po' di gente, mettiamo il tavolino davanti al divano e passiamo la domenica a guardare manga e a mangiucchiare qualcosa.
Chesso', popcorn, patatine?


Naaaaahhh, m'è venuta una voglia di Giappone....
Facciamoci del sushi! lo mangiamo così, davanti alla tele, azzuppando nella salsa di soja e wasabi.
Dai! Vai a recuperare del pesce che preparo tutto in cucina.


lunedì, maggio 07, 2007

Il sushi (1)

Pescatore grandi orecchie a sventola,
sorriso di sole Sampei...

Ma che sara', pesce cane spada che sara',
e' questioni di momenti, abbocchera'.

Amica tua, una canna fatta di magia,
e quell'amo, una calamita,
impossibile cambiare strada.

OOOOOh, Sampei! Giramondo come i marinai, quanti mari vedrai !!!

Sampei - Sampei

E la barca va, la barca scivola,
con te dietro ai sogni che fai!

Sampei - Sampei

13 anni adeschi l'impossibile,
perche' l'incredibile sei!

Abbocchera', una vecchia scarpa non sara',
il salmone piu' gigante del Canada.

No, non sara', la fortuna che ti manchera',
e un cappello giallo in testa,
sotto il sole sotto la tempesta!

OOOOOh, Sampei! Giramondo come i marinai, quanti mari vedrai !!!

Sampei - Sampei

Dal Giappone al centro dell'America,
ormai imbattibile vai!

Sampei - Sampei

Che non perdi quasi mai la bussola,
un lupo di mare Sampei!


Sampei - Sampei

Tu che miracoli fai!
Sampei

Sampei!
Tu che campione che sei!

Sampei, Sampei

Tu che miracoli fai!

Sampei Sampei

Tu che campione che sei!


sabato, marzo 31, 2007

Una coda di canguro fatta a zuppa (6)

Bella... chissà se noi viviamo in un'oasi?
Sicuramente in questo nostro spazio mezzo virtuale, mezzo folle di granelli ne cade solo il riflesso, come un miraggio...
Senti Massi, mi sembra che stanno bussando alla porta, vai a vedere?

Massi, perché sei impallidito di colpo? Che hai? stai poco bene?

Ale... c'è... non so come dirtelo o spiegarmelo.
c'è... un ornitorinco gigante alla porta.
ehm.. Buongiorno signor ornitorinco.
la coda del canguro? si ce l'abbiamo....
si, va bene, certo... sarà fatto.

...ma... si accomodi... anche i suoi amici? certo.


Salve a tutti! Accomodatevi, accomodatevi. Parcheggiate le piume di struzzo nell'ingresso, così come i vostri ippopotami e la navi stellari.

Massi, tu veramente credevi fosse un sogno? eh eh eh

GoooGooooooGaaaaaaa!!



l'infinità del giro dei serpenti del sole

Ingredienti:
  • Una grossa coda di canguro, meglio due
  • 150g di burro
  • 3 carote
  • 4 cipolle
  • un mazzo di erbe (maggiorana, rucola, timo, ecc..)
  • 500g di carne di manzo
  • sale, pepe q.b.
  • 3,5litri d'acqua
Preparazione:
  1. Tagliate le code in tronconi e friggeteli nel burro fino a che non siano ben dorati.
  2. Aggiungete le carote e le cipolle sminuzzate e continuate a soffriggere fino a che le cipolle non diventino marrone chiaro.
  3. Ponete le code e le carote e le cipolle in una casseruola capiente, aggiungete la carne tagliata in pezzi, salta, pepate e aggiungete le erbe.
  4. Coprite con l'acqua e lasciate sul fuoco per circa 4 ore.
  5. Recuperate le code, passatele nella farina e rimettetele nella pentola a cuocere per un'altra decina di minuti.
  6. Servire caldo.
[Peter Taylor's recipe]

venerdì, marzo 30, 2007

Una coda di canguro fatta a zuppa (5)

GoooGooooooGaaaaaaa!!
Hahaha carina carina !
Adoro le favole!
E a proposito di deserto e sabbia, pochi giorni fa ho letto una favola araba sull'origine del deserto.


Dimmi, dimmi!

Tanti e tanti anni fa, il mondo era ricoperto di fiori, piante e animali d'ogni tipo e gli alberi davano agli uomini cibo e frutta
buonissimi in gran quantità.
Tutti vivevano in pace gli uni con gli altri, non esistevano violenze e tantomeno le guerre!
Allah aveva spiegato agli uomini che quel paradiso sarebbe rimasto per sempre così, ma ogni volta che qualcuno avesse
agito ingiustamente, lui avrebbe lasciato cadere sulla terra un granello di sabbia. E così via fino a coprire tutto il mondo!
Gli uomini rispettarono il monito di Allah per lungo tempo finché, disputandosi la proprietà di un cammello, due uomini iniziarono a litigare ed uno dei due pronunciò un'ingiuria.
Allah lasciò cadere sulla terra un granello di sabbia sottilissima, così sottile che nessuno se ne rese conto.
I due continuarono a litigare e dopo un po' vennero alle mani.
E granello dopo granello si formò un piccolo cumulo di sabbia lì vicino.
Gli uomini se ne accorsero, ma vista quanto era sottile quella sabbia pensarono che sarebbero occorsi milioni di anni per ricoprire la terra.
Fu così che iniziarono ad ignorare l'avvertimento di Allah e presero a combattersi l'un l'altro.
Ed iniziarono a farsi guerre e a vivere con egoismo.
E i granelli continuarono a cadere ed ancora continuano!




I villaggi, le foreste, i fiumi e i pascoli cominicarono a coprirsi di sabbia e constrinsero gli uomini e le tribù a vagare, nel deserto che si veniva a creare, in cerca di acqua e di cibo.
E perché gli uomini non dimentichino cosa hanno perduto per la loro stoltezza, Allah di tanto in tanto manda loro delle immagini della bellezza e della ricchezza che un tempo ricopriva quelle terre.
Ed è a queste immagini che diamo il nome di miraggi.
Ma si tratta di visioni ingannevoli, e quando allunghi la mano per toccare quelle piante e quei ruscelli, essi svaniscono!
Ogni tanto pero' si trovano dei luoghi su cui la sabbia non è caduta, luoghi in cui le persone hanno rispettato gli avvertimenti di Allah e dove ci si ferma a riposare, a mangiare e bere in pace gli uni con gli altri.
Ed è a questi luoghi che diamo il nome di oasi.

giovedì, marzo 29, 2007

Una coda di canguro fatta a zuppa (4)


Si si!!! Racconta racconta! Ho letto pochi giorni fa una favola araba che racconta di come nacque il deserto.Michael J Connolly: How the sun was made
Ecco qua, salato e saggiato.
Dammi l'aperitivo che mi siedo ad ascoltare.


Allora, allora...
Prima di tutto "alla salute!"

Devi sapere, caro Massimiliano, che nel tempo antico il sole non esisteva. C'era il cielo, quello sì, ma pieno di stelle e nuvole e con la luna.
Questo era prima che arrivassero gli uomini. La terra era popolata solo da animali e uccelli, i quali erano molto più grandi e grossi di adesso.
Dinewan l'emu e Brolga l'airone un giorno si misero a litigare nella grande pianura vicino alla "grande acqua", il fiume Murrumbidgee.
Nella rabbia, Brolga colse un uovo dal nido di Dinewan e lo scagliò in aria con tutta la sua forza. Questi atterrò su un falò che stava lì acceso e, quando si ruppe, tutto il giallo dell'uovo prese fuoco. La luce era tanto accecante per gli animali di allora, che essi ne rimasero sorpresi e attoniti.

Uno spirito buono vide tutta quella luce sulla terra e pensò che questo era buono. Difatti non si poteva sempre vivere nella semioscurità!
Quindi decise di fare una catasta di legna ogni notte e, quando questa fosse abbastanza grande, di accenderla e mandarla su in cielo per illuminare il mondo.
Così avvenne e, per non spaventare gli animali con tutto quel chiarore inusuale, mandò la stella del mattino ad avvertire il prossimo avvento del sole.

Però gli animali dormivano e molti non vedevano Lucifero e si svegliavano spaventati. Ci voleva un avvertimento sonoro.....

Fu allora gli spiriti udirono la risata di Goo-goor-gaga, il kookaburra. Era proprio quello l'avvertimento che serviva!
Così chiesero a quell'uccelletto di ripetere il suo richiamo ogni mattina, tra il calare della stella del mattino e l'alba.
Goo-goor-gaga accondiscendette e da allora, ogni alzare del sole nella grande pianura è accompagnato dalla risata del kookaburra:

GOO GOOR GAGA! GOO GOOR GAGA! GOO GOOR GAGA!

mercoledì, marzo 28, 2007

Una coda di canguro fatta a zuppa (3)

Ecco fatto!
E ora pensiamo a fare cose serie, altrimenti l'ornitorinco si offende...
...e noi non vogliamo che si offenda, vero?
Tanto più che l'ho invitato a pranzo con l'amico Jabiro Kapirgi, sciamano del Nord Australia.


Ahia! Gulp! Dunque sono sveglio!
No no! non facciamo offendere l'ornitorinco! Non sia mai!
Sarà ospite d'onore per oggi! Devo prendergli una cannuccia? spirit of the child
Invitiamo pure Priscilla la regina del deserto?

Eccerto, così magari facciamo un coretto tutti quanti assieme in piedi sul tavolo.
Si, si, mi piace.
Parlando di personalità australiane... ne manca una per completare la lista degli ospiti.
Mica vorrai mangiare coda di canguro senza la presenza di Michael J. "Crocodile" Dundee?

Uaaaaa! No no! Un mito, un mito! Invitiamolo subito!
Così gli possiamo chiedere se è vero che il vortice dell'acqua dello sciacquone gira al contrario
dalle sue parti!


Sicuramente ti risponderà inventandosi una qualche fiaba senza senso. Quello sta completamente fuori di boccia!
Ecco fatto: la carne e le verdure sono ricoperte di acqua. Saggia un po' il sale mentre servo l'aperitivo.
Di tempo ne abbiamo: deve stare un 3 ore e mezzo sul fuoco...
Visto che ci troviamo, ti racconto una bella storia: la storia di come apparve il sole.

martedì, marzo 27, 2007

Una coda di canguro fatta a zuppa (2)

Il sogno del canguro

A me mi pare una buona idea.
Su, presto Massi, prendi una pentola!
Nel frattempo affetto le cipolle e la coda. TCHAK TCHAK
e ora... TSCHAAAAA, facciamo rosolare la coda nell'olio.
...e pure le cipolla, lla'.

Purtroppo di domenica il bancolotto è chiuso. Ci vai domani.
Nel frattempo, Massi, perché non vai a prendere una di quelle buone bottiglie di vino australiano che ci hanno lasciato le tue amiche la volta scorsa?


Vado vado...

Oddio, è davvero grave. Forse dovrei chiamare un dottore... Vaneggia vaneggia...
Pero' un momento... quell'affare che sta rosolando pare proprio una coda di canguro.
E il profumino che arriva non è niente male!
Oddio ... meglio chiamare un dottore anche per me...

Ecco qua il vino.
Mi dici dove hai preso quella ... ahem... coda di canguro?
Le vendono al supermercato qui sotto per caso?
E per dolce che c'è ? Becco d'ornitorinco glassato? Crostata di boomerang?

Ma che domande fai, Massi?
è la coda di canguro del sogno... te l'ho detto, no, che alla fine gli staccavo la coda a quel canguro salterello.
Non offenderti se ti dico che ti vedo un poco spiazzato. Tagliami le carote piuttosto!

Per dessert pensavo a una bella torta di Santiago invece, con un bicchierino di vino dolce ad accompagnarlo.

Spiazzato? Nooooo! Già già, la coda del sogno, come ho fatto a non pensarci. Proprio quella.
Alex, mi dai un pizzicotto per favore?

lunedì, marzo 26, 2007

Una coda di canguro fatta a zuppa (1)

Il grande ornitorinco del sogno

Uaaah, Massi... ho fatto un sogno stranissimo!
Ho sognato che stavo in Australia, nel deserto, e mi compariva una grande ornitorinco volante.
Poi questo ornitorinco mi si è messo a parlare...


Lo sapevo. I peperoni non perdonano.
E cosa ti avrebbe detto quest'ornitorinco, di grazia? Ti ha dato almeno i numeri da giocare?
E la ruota? Mica ce li possiamo giocare sulla ruota di Sidney?


Il fatto è che parlava mezzo aborigeno e mezzo inglese con l'accento australiano. Risultato: non c'ho capito un'acca.
Però, quando parlava, uscivano dei disegnetti dalla sua bocca, come un fumetto...
Ricordo ben chiaramente che dovevo andare a cercare un canguro, anzi -testuali parole disegnate- "meglio due".


Due canguri.
Dunque il due ce lo giochiamo.
Fammi cercare canguro sulla smorfia.
Umm... il canguro fa 11 e rappresenta la novità.
Ora il dubbio nasce spontaneo.
2 e 11 oppure 2x11=22?
Ma vai avanti che io prendo appunti.


E poi... poi... era come se il deserto fosse diventato rosso.
Cioé, no, la sabbia era rossa!
Ecco, e camminavo in questo deserto rosso australiano col canguro che mi saltava davanti e l'ornitorinco che mi parlava da sopra.


Inutile dirti che di ornitorinchi non c'è traccia sulla smorfia...
Ma "camminare sulla sabbia" fa 40.
Su su, dai, manca un numero e il terno è pronto.


Allora... a un certo punto il canguro inizia a correre e io dietro.
Corriamo corriamo e cerco di acchiapparlo, ma quello salta sempre più in alto.
Fino a che, in uno slancio e spinto dal vento alle spalle (eh sì, si era alzato il vento nel deserto, ma senza sollevare sabbia) gli agguanto la coda... che mi rimane tra le mani.



Enno'! Qua la faccenda si complica! Mi devo consultare con la signora del bancolotto...
Sai freudianamente parlando cosa potrebbe significare questo sogno?
E non significa che sei un feticista degli animali esotici...
La coda tra le mani?
Che stramberia... e lui??? Va via senza la coda?
Come le lucertole che si torturano da bimbi?


No, quello se ne va come se nulla fosse e l'ornitorinco rimane contento.
Secondo te cosa significa?
e poi, che cosa ci faccio con questo codone di canguro mo?



Con una coda di canguro che ci vuoi fare? Un portafortuna come col coniglio oppure, fammi pensare...
oppure, come si dice quando una cosa non serve...

...ci fai la zuppa.

sabato, marzo 24, 2007

Il polpettone (6)

Polpettone con patate appena uscito dal forno

Lolita! luce della mia vita, fuoco dei miei lombi.
Ma che bella che sei oggi, mio peccato, anima mia...


Se mi tocchi, muoio!

Alex! Leva le mani di dosso alla nostra ospite.
Tu quanti anni hai signorina?


Tieni Massi! ti ho portato una torta di ciliegie della mamma. La torta di mele non mi andava più.
Aleeeee!!?


Lo, mi sei mancata terribilmente.

Tu invece no
..e ti sono stata orribilmente infedele!

Ahem! Tutti a tavola! Tutti a tavola!
Tu siedi qui Lolita, e tu Alex ... no ... non qui. Dall'altra parte tra Poldo e Trinchetto.
Poi magari ti sposti dopo. Ecco. Da bravo.
Su su! Un bel brindisi e A PARTE SUPERCIUCK rutto libero!
Tu no Superciuck! Non puoi!
Auff... la vedo dura oggi...
Giu' quelle manacce caro il mio Boncompagni!
Auff...
VABBE' FATE QUELLO CHE VI PARE !!
EVVIVA IL PARROCO !!!
LUNGA SBORNIA A SUPERCIUCK!!!
No! Superciuck non farlo!!! E' pericoloso!!!


BUUUUUUUUURPPPPP!!!

Polpettone in tavola!

Ingredienti:
Per l'impasto
  • 1/2 kg di carne macinata (vi potete sbizzarrire, a volte aggiungo 50g di mortadella tritata)
  • 1/4 kg di pane spugnato (nel latte)
  • 2 uova
  • 100g di parmiggiano
  • 1 spicchio di aglio
  • un ciuffo di prezzemolo
  • una noce di burro
  • sale e pepe
Per il ripieno:
  • un paio di belle fette di mortadella (tagliate più spesse del solito)
  • 2 uova sode
  • 50g di provola affumicata
  • 300g di friarielli saltati in padella (o spinaci lessati)
  • una cervellatina o due se ve la sentite! (trattasi di salsiccia fina)

Preparazione: Lolita e il bacon di Humbert
  1. Dopo aver strizzato molto bene il pane, mescolatelo con la carne macinata e il prezzemolo tritato. Mescolate bene (l'ideale sarebbe ripassare il tutto al tritacarne).
  2. Aggiungete le uova, il parmigiano, il pepe (mettetene, mettetene), il sale, il burro (o la sugna se ne avete), e lo spicchio d'aglio schiacciato. Mescolate.
  3. Stendete l'impasto su una superficie ben oliata e appiatitelo in maniera da creare una "base" di due dita di spessore per il ripieno.
  4. Disporre sulla base, i friarielli, la mortadella e gli altri ingredienti, l'uno dopo l'altro.
  5. Ora, con entrambi le mani, arrotolate lo strato di carne sugli ingredienti.
  6. Poggiatelo in una padella capiente e con dell'olio bollente. Farete dorare il polpettone, a fuoco vivo e rigirandolo affinché non attacchi, per una decina di minuti. Deve risultare un insieme dalla crosta semirigida e colorata.
  7. Inserite infine il polpettone in una teglia ben oliata, nel forno. Tirate fuori a cottura finita (3/4 d'ora - 1 ora).

venerdì, marzo 23, 2007

Il polpettone (5)

Bacio della buonanotte

Senti, Massi, un dubbio l'ho sempre avuto. Alla fine del film (il libro è un po' più tragico), Lolita viene presa "in consegna" da un fantomatico zio. Ho sempre avuto il dubbio che fosse Kubrick stesso, che la levava da sotto al naso a Humbert. Tu che dici?

Umm, dovrei riguardarlo con attenzione, non ci ho fatto davvero caso, ma possiamo chiedere a loro direttamente, devono essere per le scale. Senti che trambusto che fanno.
Io metto il polpettone ricoperto in forno, tu vai ad aprire la porta.

giovedì, marzo 22, 2007

Il polpettone (4)

Wow! Mica me la ricordavo sta cosa di Trinchetto?
Invitiamolo! Poi ci facciamo spiegare il trucchetto per rubare i baci destinati ai pargoli!
Uuuuu! Guarda che bravo! Hai portato la mortadella! Ci faccio subito un bel panino.
A questo punto diciamo a Trinchetto di portare anche Poldo? Basterebbe il polpettone?
Basterebbe allungare la tavola...
Ecco qua pane e latte.
Ma Superciuck che vino beveva? Era proprio Barbera! Di qualità pessima ovviamente...
Invitiamo pure lui?
Forse stiamo diventando troppi...


No, no, c'entrano tutti.
Poi sto facendo il polpettone con la ricetta di papà, che ci mette dentro l'ira di Ddio.
Una volta c'erano anche le salsicce e l'uovo sodo, ma ha smesso perché veniva fuori un po' pesante.

Vero che le ragazzine di oggi sono scetate, però credo che l'allegra brigata che stiamo montando su sfiderebbe chiunque! Voglio proprio vedere se quella ragazzina viziata di Lolita (per adorabile e simpatica che sia) resiste a Superciuk e Trinchetto ubriachi. I suoi capricci varranno ben poco davanti alla noncuranza dei nostri. Però è vero che c'è sempre chi ci casca...

Metto a strati i friarielli, la mortadella e poi la provola affumicata. Mi raccomando, che sia di ieri, altrimenti caccia fuori troppa acqua!


Gulp! Una cosa leggerina... Questo miscuglio di cose belle saporite è assai adatto all'accozzaglia di ospiti che abbiamo invitato.
Ma secondo te Lolita e Nabokov cianno una storia?
E Kubrick? A questo punto invitiamo pure lui... Ci tocchera' aprire una cassa di Barbera!
Alex, ma la provola affumicata da queste parti dove l'hai trovata?
E i friarielli? Ti sei fatto mandare un pacco da Napoli oppure hai uno spacciatore di cibo terrone da queste parti?


Uaaa, tocchi un tasto dolente: qui non hanno verdure "a foglia".
Però c'è qualcosa mooolto simile ai friarielli, si chiamano grelos e vengono dalla Galizia.

Si vendono in... scatoloni di latta, però vanno bene per lo scopo. Tipicamente rientrano nella preparazione del lacón con grelos, ma questa è già un'altra storia...

mercoledì, marzo 21, 2007

Il polpettone (3)

Lolita e Nabokov con Ambra e Boncompagni?
E menomale che Savonarola è stato qui la settimana scorsa!
Altrimenti nella migliore delle ipotesi allestiva un rogo qui in cucina e ci faceva belli croccanti...
Ma ste raffinate signorine gradiranno il polpettone?
E Alex me lo fa sto polpettone?
Vabbè, io metto in fresco una bottiglia di Malvasia per accompagnare la torta di mele.
E accendo la radio per sentire un po' di notizie.


BUONGIORNO!!
Che giornata, che giornata! La folla c'era, la folla!
Ecco le bottiglie di Barbera. Buon buono, anche se... non so perché... nutro un'istintiva antipatia per il Piemonte e Torino.
Chissà perché...? ero pure juventino da piccolo...
Comunque è un buon vino, mi vengono subito in mente gli agnolotti quando penso al Barbera d'Asti, oppure Trinchetto, il padre di Braccio di Ferro.
Uaaa', Massi, invitiamolo! Se c'è del barbera non voglio berlo senza Trinchetto!!
Lo so che forse con le ragazzine forse non è il caso, visto che di mestiere fa nietedimeno che il "ladro e truffatore", però Ambra e Lolita sono abbastanza sveglie per affrontare i suoi discorsi sconclusionati e le sue tattiche diaboliche (lo sapevi che Trinchetto si nasconde nella carrozzine al posto dei pargoli per farsi baciare dalle mamme?!?!).

Massi, spugna un po' di pane nel latte, mentre inizio a mescolare la carne tritata con le uova, prezzemolo, il sale e il pepe....


martedì, marzo 20, 2007

Il polpettone (2)

BIP BIP
Caro Massi, mo compro gli ingredienti e torno a casa.
Parlando di ragazzine simpatiche, ho appena incontrato Lolita e Nabokov al mercato: cercavano gli ingredienti per fare una torta di mele.
Magari invito anche loro.
Cmq mo vengo... buona colazione.

lunedì, marzo 19, 2007

Il polpettone (1)

Mammamia che dormita.
Ue', Alex anche stamattina è scomparso.
Ua !!! La colazione apparecchiata!
Spremuta d'arance, caffè, pane, nutella, uova strapazzate
, yogurt greco e miele.

Non ne ha sbagliata una!
Dev'essere perche' ieri sono tornato tutto arrabbiato per il nuovo film di Ozpetec.
Come si chiama? Gia' me lo sono dimenticato...
A gia, Saturno Contro... che pesantezza.
Manco i peperoni. Pesante ed inutile.
Soldi buttati.
Ecco, cosi' sono tornato e cosi' sto ancora, la supercolazione mi aiutera'.
Grunf ... proprio uno 'nchiummo (NdT: piombo)
Veramente un polpettone.
Il polpettone ... buono il polpettone!
Buono pure questo yogurt, ma per pranzo un polpettone me lo farei fuori...
Ora gli mando un sms e gli chiedo se puo' organizzarne uno per oggi.
Magari con un bell'intingolo in cui azzupparlo.
Mmmmmm
Mi viene l'acquolina.
E sul polpettone ci metterei una Barbera.
Un bell'essemmesse ad Alex...

Come lo vedi un polpettone per pranzo? E una bottiglia di buona Barbera?
Posso invitare Ambra Angiolini e Boncompagni?

E ora mi dedico alla colazione, altrimenti mi si ossida la spremuta d'arance.

sabato, marzo 17, 2007

Una salsina medievale (5)

Sopratutto per la vicina, eh?! Credo che con lei non vi siano bisogno di trucchetti: li conosce già tutti.
Invitalo comunque, l'ultima volta mi aveva divertito un sacco come aveva riportato in vita l'anatra all'arancia e fattole raccontare barzellette sconce.
Chissa' cosa si inventerà questa volta... Però ricordati di non farlo bere molto, altrimenti inizia a descriverci i suoi rapporti con Morgana e, seppur notevolmente erotici, Savonarola rischia di non apprezzare.
Quella è una gran brava persona, ma gli manca un poco il senso dell'umorismo... che Merlino ha fin troppo sviluppato in certe occasioni, come quando chiuse Artù in quella teca infrangibile per 2000 anni solo per dimostrargli che Houdini gli faceva un baffo!


Umm, davvero un buontempone sto Merlino. Mica le sapevo tutte ste' cose?
Dici che non mi puo' aiutare con la vicina?
Magari con un elisir afrodisiaco mischiato alla gia' afrodisiaca salsina...
Facciamo così, teniamo buono Merlino, poi facciamo finta di dover andare chesso' a messa e mandiamo Savonarola a casa.
Poi facciamo scendere la vicina ad assaggiare la salsina, facciamo nel frattempo ubriacare Merlino e ci godiamo i suoi racconti eroticomagici.
Che ne dici? Puo' funzionare il mio diabolico piano?


Penso che ti stai facendo troppi problemi per una vicina che non chiede alto che... assaggiare il tuo almadroc.
Tho, prova un attimo la salsa. Se sa troppo di formaggio, aggiungo un altro tuorlo d'uovo e olio d'oliva.


Ma si, ciai ragione. Da qua, fammi assaggiare
mmm
slurp
buona buona
gratt sgratt
uff
la calzamaglia mi prude
e no, d'altra parte non posso presentarmi alla vicina vestito da Robin Hood
mmmm
buona buona
ancora, dammene ancora!


Vabbe', è pronta credo allora.
Smetti che altrimenti non te ne rimane più per la vicina...
Mo vedo la carne a che punto sta...
Massi, lascia stare quella salsa!!!!


Bu..rp, buona!



Ingredienti:
  • 300g di formaggio grattuggiato
  • 2 spicchi d'aglio
  • 2 uova sode
  • sale, pepe q.b.
  • olio d'oliva extra vergine abbondante

Preparazione:
  1. Schiacciate bene l'aglio in un mortaio assieme al formaggio, deve venire un composto omogeneo e senza "granelli".
  2. Agiungete i tuorli delle uova sode e continuate a pestare.
  3. Pepate.
  4. Aggiungete poco a poco l'olio mentre continuate a girare. Deve venire su una bella emulsione, non troppo liquida. L'olio deve essere abbondante, quindi contate (a seconda del formaggio usato) da uno a due bicchieri.
  5. Salate a piacere.

venerdì, marzo 16, 2007

Una salsina medievale (4)

Almadroc: il mortaio è quello tipico catalano, quello per l'aioli per intenderci.

Bene. Passiamo in cucina.
Mortaio, formaggio, aglio. Metti ste uova a lessare per piacere.
Ora schiaccio l'aglio nel mortaio: deve essere ridotto in pappa. Aggiungo il formaggio e continuo a schiacciare...
Uso il parmigiano e un po' di emmental per addolcire.
SCHIACC SCHIACC


Senti un po', ma sarà il caso di avvisare la nostra vicina di non presentarsi discinta come al solito per prendere il caffè?
Sai com'è... Savonarola è un po' suscettibile


Erésia! Noooo, la vicina discinta noooooo mammamiachefiguremmerda!
Però mi han detto che l'almadroc è altamente afrosiaco.
A cominciare dal nome, che inizia per alma, anima, e finisce con quel suono sconcertante, come quando si sgranocchia una mela tosta.


E allora facciamo venire la vicina e lasciamo stare Savonarola ...
Ma ormai avrà letto l'essemmesse
Ma quasi quasi porto un po' di Armadroc alla vicina più tardi, ahem, sarà sicuramente contenta di assaggiarlo.
Senti un po', ma se chiamassi anche Mago Merlino?
Magari riusciamo a farci insegnare qualche trucchetto.

giovedì, marzo 15, 2007

Una salsina medievale (3)

Lumaca curiosa

Lumache in fuga!Alex, le lumache stanno scappando...
Vero che non andranno lontano, ma stanno impiastricciando il divano.


NOOOOOOOOO, il divano noooooooooooo!!!
Mettile a spurgare da qualche parte!! Puniscile coprendole di sale!
FA QUALCOSA!!!

Lumache in fuga
Eccole qui nell'insalatiera.
Ho visto, davanti ad un ristorante che serviva lumache, foto di una speciale pista per corse tra lumacheKatia-la-lumaca
con lumache che, diciamo così, correvano dietro ad una foglia d'insalata.
Se ho ben capito la vincitrice del torneo veniva cotta e mangiata in pompa magna.
E le bestiacce sono sistemate.

mercoledì, marzo 14, 2007

Una salsina medievale (2)

Ciao Massi!
eccomi qua.
Guarda qui cos'o preso: fagiano, lepre (entrambi da pulire), rape grandi, lumache, formaggi,....
Non sei contento?!?


Wow! Allora non mi resta che chiamare i musici! Che allietino il nostro banchetto!
A proposito, devo cercare la calzamaglia?
Belle bestie, il fagiano e la lepre intendo.
Ma come si puliscono???


ehm... si spennano con acqua bollente, svuotano dei visceri ecc...
Ma siccome questo è un blog per famiglie, oggi ci interesseremo solo della salsa medievale che accompagna la cacciagione.
Per inciso, la salsa si chiama almadroc


Meglio meglio, altrimenti ci relegano in fascia protetta.
Almadroc? Sembra il nome di un moschettiere.

martedì, marzo 13, 2007

Una salsina medievale (1)

Buongiorno Alex!
Alex? Buongiorno!
Bo'... sara' al bagno...
No no! Ecco un biglietto.


Ciao Massi, sono al mercato per comprare un po' di cosette oggi ti preparo una salsina medievale che qui in Catalogna va abbastanza di moda (sai com'è: gli piacciono molto le salsine da spalmare ovunque e qualcosa di medievale ce l'hanno ancora... in capa!)
Se vuoi invitare qualcuno fa pure...
a dopo
P.S. se ti serve qualcosa mandami un sms


Hahaha, ieri sera ci siamo rivisti "Non ci resta che piangere" e gli deve essere venuta voglia di Medioevo!
A proposito ... da qualche parte dovrei avere il numero di telefono di Girolamo Savonarola,
vediamo se puo' venire.
Sai cosa? Gli mando un sms... a Savonarola...


Caro Savonarola

caro no... non è nostro amico.

Lettera a SavonarolaSantissimo Savonarola!
Scusa le volgarità eventuali.
Verresti a pranzo da noi?
Due personcine per bene che non farebbero male nemmeno a una mosca.
Figuriamoci a un santone come te!
Ti salutiamo con la nostra faccia sotto i tuoi piedi e puoi muoverti quanto ti pare e piace... e noi zitti sotto!

sabato, marzo 10, 2007

L'hummus (6)

hummus

Bussano alla porta?
Vai ad aprire!
Nel frattempo metto la tavola e do la ricetta.

BUURP!

Appunto.

Ingredienti:

  • 100g di ceci ammollati
  • 1 limone (da 1 1/2 a 2 se volete farlo alla Emil)
  • 2 cucchiaiate colme di tahine (da 3 a 4 per farla alla Ayman)
  • 1 spicchio d'aglio (meglio 2!)
  • 3 cucchiaiata di olio extra vergine di oliva (di più per Ayman)
  • Sale e pepe q.b.
  • peperoncino in polvere e prezzemolo per decorare

Preparazione:
  1. Riducete il ceci in puré
  2. Mescolate con la tahine
  3. Schiacciate l'aglio e aggiungetelo
  4. Ora aggiungete il succo di limone e mescolate
  5. sale, pepe e olio di oliva
  6. Mescolate ancora. Verificate la consistenza: se èe troppo spesso, aggiungete dell'acqua poco alla volta.
  7. Saggiate, vedete quello che manca e aggiungetelo. MEscolate fino ad ottenere un composto omogeneo.
  8. Ponete in un piatto, appiattite il tutto, ricoprite con un filo di olio d'oliva e spolverate con il peperoncino e il prezzemolo tritato.

venerdì, marzo 09, 2007

L'hummus (5)


Ecco, i ceci hanno finito di cuocere. C'è quella pellicina attorno che di solito levo quasi del tutto.
Prendi la tahine, la crema di sesamo.
BRRRWWWWWWWWW da quando ho scoperto il frullatore a immersione, l'hummus si fa in 15 secondi.
TASHAFF una cucchiaiata abbondante, anzi due. Un limone, metticelo tutto. Pizzico di sale. Pepe. Se preferisci, ci puoi mettere il peperoncino, dipende. Quello rosso di Cayenna. Olio di oliva. Metti metti!
Ma si tratta anche di vedere la consistenza. Se sembra un mappazzone, non esitare ad aggiungerci acqua, tiepida, così si mescola meglio e stempera i saporti troppo forti (teoria personale).
Massi, il pane! Metti la piastra a riscaldare!


Bussano alla porta...

giovedì, marzo 08, 2007

L'hummus (4)


Mi hai ricordato di un amico, E., lo conosci anche tu, che tornato dal medio oriente mi ha raccontato di come è piu' facile acquistare la fiducia dei locali se gli prepari un buon caffè arabo (o turco come lo chiamerebbe Emil...).
Anzi, dobbiamo prepararne un po' per dopo pranzo, ma credo che si potrebbe lasciarlo fare a Lawrence.
Quando mangio l'hummus mi viene sempre voglia di affondarci dentro qualche falafel... tu dici che possiamo farne qualcuno oppure chiedo ai nostri ospiti di procurarsene un po'?


Con l'orzo e il farro? Vedi se si possono fermare al kababbaro all'angolo per farne una piccola scorta.
Che brutta cosa stare col frigo vuoto; è come il vuoto dell'anima: se non hai i mezzi per sollevarti, neanche la più brillante delle ispirazioni ti può aiutare.
Parlando di aglio invece,... di solito noi lo evitiamo, sopratutto quando poi usciamo in lieta compagnia. Una cosa che mi colpì, invece, è che Izzo (di cui ti lessi un brano la settimana scorsa) ricorda che la sua prima ragazza sapeva di aglio e questo gli ricorda sempre il mare, l'infanzia...


Era in Casino Totale o sbaglio? Del resto è l'unico che ho letto di Izzo, ma mi ricordo le descrizioni olfattive delle ragazze.
Qualcuno mi ha detto che gli pareva finta ed eccessiva quella maniacalità nel descrivere gli odori... io mi ci sono riconosciuto invece...
Tu che rapporto hai con gli odori delle persone? Le sniffi anche tu senza fartene accorgere?


Tu non hai idea!!!
Ci sono quelli con un odore ancora forte, da bambino. Quando entrano in una stanza ti sconvolgono o ti cacciano lontano.
Gli odori sono dei ricordi inafferabili: non riesci a richiamarteli alla memoria, hai solo il riflesso dell'odore in un dato momento nel ricordarti l'emozione che provavi allora.
Quando ti ricapita di sentire un odore noto, allora ti ritorna in mente tutto il mondo di allora. Una benedizione che può anche trasformarsi in incubo, se quel mondo hai faticato tanto per fuggirlo.


Vero vero, mi ricordo che dopo aver letto "Il Profumo" di Suskind (che se non hai letto ti consiglio) tutto il mio superodorato si è potenziato e quasi mi sembrava di essere circondato solo da odori... Quel libro ebbe un effetto dopante per il mio naso.
Comunque da queste parti va di moda un orribile profumo da donna che devo riuscire ad identificare per poter distruggere tutte le boccette e le scorte in giro per la città.
Quando mi capita di beccare qualche donna in metropolitana o a stretto contatto che lo usa mi pare di impazzire.
Mi viene voglia di togliermi un calzino e ficcarmelo sotto al naso per sentire qualcosa, qualunque cosa di diverso.
E ti ricordi di B.? Quella tipa che viveva con me un tempo? Un giorno stavo preparando la parmigiana di melanzane che, secondo le indicazioni della mamma, è pronta quando la cucina profuma di basilico.
Ad un certo punto entro in cucina per annusare l'aria e B. aveva acceso un potentissimo incenso indiano... stavo per distruggere qualsiasi cosa...
La cucina deve odorare di cucina e basta!
Passami un po' una fogliolina di basilico, devo dimenticare quel brutto momento, affogarlo nell'odore.
Grazie.
Sniff sniff
Mmmmmmm la pizza ... la mamma ... mmmm ... che bello


e il calzino non lo vuoi?

mercoledì, marzo 07, 2007

L'hummus (3)

Dolcetto d'Alba? Approvo in pieno!
Lo sai che l'hummus non viene mai uguale? Assurdo ma vero (e ne ho avuto conferma dal nostro amico Emil Kemal).
L'altra volta lo feci con del limone che soggiornava nel frigo, tagliato, già da qualche giorno, e alla fine non si sentiva più di tanto.
Dico questo senza entrare nelle variazioni apposite della ricetta, che si adatta ai vari gusti.

E allora perchè non proviamo a fare delle "variazioni sul tema"?
ne facciamo un po' così e un po' colì, prendiamo appunti sulle variazioni, mettiamo i numeretti e poi giudichiamo!
Che te ne pare?

Aglio, ingrediente mediterraneo per eccellenza
Si, ma è già quello che si fa...
Per esempio, Emil ama l'hummus con molto limone (diciamo un limone intero per le dosi che daremo), Ayman il libanese non mette limone per niente e ne esce qualcosa di diverso, più denso ma anche con altre sfumature. A me, invece, piace sentire il sapore dell'aglio e quindi ci metto due spicchi invece di uno solo...
A volte, quando sono triste, vi si mescolano qualche lacrima e allora l'impasto risulta un po' più salato del solito e chi lo mangia, poi si commuove facilmente.
In pratica, in casa, si fanno due tipi di hummus e ogni volta si discute sul com'è venuto.
Quando Emil mi disse che era uscito perfetto, mi sono sentito turco anche io!!

martedì, marzo 06, 2007

L'hummus (2)

Lawrence d'ArabiaHummus e pane pita? Ecco la farina, questa dovrebbe bastare.
Posso invitare Lawrence d'Arabia per l'occasione?


Si si e anche il grande poeta e amico Omar Khayyam dovrebbe venire. Cioé, parlare di invito a pranzo mi sembra esagerato, ma una coppa di vino possono passare a prendersela.
Che cosa stai stappando Massi?


Ma tu dici che possiamo stappare una bottiglia di vino in loro presenza?
Potrebbero essere musulmani osservanti...


Non so Laurence come si regola a proposito.

Invece, di Omar ricordo che al nostro ultimo incontro (in una taverna fumosa di Tiro) mi recitò i seguenti versi:

Da quando la Luna e i Pianeti comparvero in cielo
nessuno vide mai cosa più dolce di purissimo Vino.
Pien di stupore son io pei venditori di vino, ché quelli
che cosa mai posson comprare migliore di quel ch'han venduto?


Guarda cos'ho trovato in giro per la rete:

"Sulla tavola araba tradizionalmente non appare il vino (bevanda vietata dalla religione islamica), ma invece il tè e il caffè fanno parte integrante della vita di tutti i giorni. La loro preparazione costituisce un rito vero e proprio.
Una leggenda fa risalire l'origine del caffè al Profeta Muhammad: afflitto da un languore al quale non trova rimedio Muhammad un giorno vide avvicinarsi a lui l'Arcangelo Gabriele che gli offrì una bevanda scura e amara che gli diede sollievo..."

Ma in onore dei versi di Omar (che confesso, mi hanno commosso) io stapperei una bottiglia di Dolcetto.
Che ne dici?

lunedì, marzo 05, 2007

L'hummus (1)


Mannaggia, il frigo è vuoto!
Mo che facciamo?


Tragedia! Il frigo vuoto di domenica è considerato tra le punizioni divine più tremende!!!
Abbiamo sicuramente combinato qualcosa che ha fatto crucciare gli dei...
Vabbe'... gia' è molto se non ci mandano un fulmine sulla casa.
Qui nella dispensa ci sono un po' di scatolette di tonno, del mais in scatola, lenticchie secche,
farro, degli ottimi ceci e dei fantastici fagioli che ho comprato in umbria.
Ti viene in mente qualcosa?
E fai presto che non sopporto di essere fulminato a stomaco vuoto.


I ceci!
(a parte il fatto che si potrebbe fare un'ottima insalata di mais e tonno oppure una pasta e fagioli napoletano-umbra oppure ancora una zuppa di farro: mille e una possibilità si aprono davanti a noi)
I ceci sono già ammollati? Perfetto.
Faremo una di quelle cose con le quali sparagni e comparisci. Vedi se hai della farina, che facciamo dell'ottimo hummus e del pane pita.

sabato, marzo 03, 2007

Una fideuá (6)

Giro giro giro...

Rimesta bene, mi raccomando! Ci siamo quasi...
Ecco, a tavola!


Prima di mangiare, con altri 4 amici che verranno: abbiamo lasciato la porta aperta ed aspettiamo chiunque voglia varcarla, attratto dal profumo dello zafferano iraniano che fa l'amore con la seppia e la pasta; prima di mangiare vorrei leggere qualche riga di Jean-Claude Izzo. Un po' come una preghiera laica al mar Mediterraneo di cui parlavamo a prima mattina.

Qui non pensiamo. Dopo. Soltanto dopo pensiamo a tutte le ore della vita nelle quali avremmo dovuto imparare, e a quelle nelle quali avremmo dovuto dimenticare. Certo, è raro che un'intera vita possa trascorrere così, nella contemplazione. "Il nomade", scrive Jean Grenier, "considera l'oasi la terra promessa e la sua vita è un alternarsi di faticosi vagabondaggi e ristori. L'oasi per lui è la città."
Ho viaggiato così. Di oasi in oasi. Da Tangeri a Istambul, da Marsiglia ad Alessandria, da Napoli a Barcellona. E ognuna di queste città, con le sue stradine strette, tortuose, pullulanti di gente, mi ha offerto i suoi colori, i suoi frutti, i suoi fiori, i gesti dei suoi uomini e lo sguardo delle sue donne. Fino a che, un giorno, io potessi dichiarare come unica verità fondamentale: sì, amo queste città mediterranee nelle quali ci si sente come trasportati.


Buon appetito Massi e...

...rutto libero per tutti!!!




Ingredienti:
  • 500g di fideos piccoli (cabello de ángel)
  • mezza cipolla
  • un dente di aglio
  • 1 peperone verde
  • 1 peperone rojo
  • 2 pomodori maturi
  • una seppia grande (o un paio di calamari)
  • 1/4 kg di gamberetti
  • da 4 a 7 cicale o gramberi
  • 1 o 2 coda di rospo piccola (con la testa, il fegato e tutto)
  • Brodo di pesce (con le teste della coda di rospo, una carota, i gusci dei gamberi ,...)
  • Sale, pepe, zefferano, aneto, olio di oliva e una foglia d'alloro.


Preparazione
  1. Fare un soffritto di cipolla e quando iniziano ad ammorbidirsi, aggiungere i peperoni tagliati a strisce.

  2. Tagliare la seppia a pezzi e metterla in padella, rigirandola fino a che inizi a dorarsi un poco (un poco ho detto!). A questo punto aggiungere i pomodori freschi a cubetti e l'aglio tagliato fino fino.

  3. Dopo un po', aggiungere il brodo di pesce e lasciare cuocere a fuoco lento fintanto che la seppia non sia tenera (l'appizzate con una forchetta, se ritorna nella padella dalla quale viene, ci siamo). È a questo punto che dovete buttare una foglia d'alloro nel tutto.

  4. A parte girare i fideos in una padella con un poco di olio. Metteteli a poco a poco sennò si riempie la padella con una montagna di pasta e non ne uscite più.

  5. In contemporanea, aggiungere il pesce e i gamberetti nel brodo. Provare di sale. Aggiungere l'aneto e il pepe.

  6. Dopo pochi minuti, aggiungere i fideos nella pentola e rigirare. Dopo circa 3 minuti (metà cottura), ritirare la foglia d'alloro e aggiungere lo zafferano. Rigirate mentre la pasta assorbe il brodo e se il liquido inizia a mancare, aggiungete altro brodo o acqua calda per evitare che azzecchi e affinché i fideos si cuociano. In altri 4-5 minuti sarà pronto.

venerdì, marzo 02, 2007

Una fideuá (5)


Ecco.

Bene, mo che il tutto sta cuocendo nel brodo di pesce, rigiriamo per 3-4 minuti los fideos nell'olio caldo in una padella, così.
Ogni pezzo di pasta deve separarsi dall'altro. Muovilo con la cucchiara.


La cucchiara... mi ricorda Carmeniello a casa di Mara... ma lasciamo perdere che è meglio.
Giro giro giro, come la besciamella che la mamma mi raccomandava di girare sempre nello stesso verso "senno' si fanno i grumi!".
Giro giro giro, come il tappo delle medicine prima che ti accorgi che devi premere.
Giro giro giro, come quando bisogna piantare l'ombrellone nella sabbia e per fare il buco si gira l'asta.
Giro giro giro, come quando sei contento e balli e giri, giri, poi ti fermi e gira, gira tutto il resto.
Giro giro giro...
Ahem, forse megli che smetto, mi sta venendo mal di mare.
dici che può bastare così?


Jà, basta così: mettiamo tutto assieme.
Tho, Massi, gira la pasta mentre metto le spezie.
E fai attenzione a che non azzecchi!!

giovedì, marzo 01, 2007

Una fideuá (4)


Già, con il caffè e con il ragù... Ti ricordi il ragù che provammo a preparare a casa mia vero?
Ogni tanto c'è ancora qualcuno che me ne parla in giro.
Ma prima o poi verrà il giorno della vendetta!
Mangeranno un ragù talmente buono che dovranno chiedere scusa in ginocchio!
Voglio vedere dei lacrimoni scorrere dalle loro guance mentre implorano:
"Ancora un po'! Ti prego! Solo una forchettata! Solo un po' di sugo sul pane!"
Quando anche i nani avranno l'ombra lunga, allora sarà giunta l'ora del tramonto!!!

Umm... m'è scappata la mano... Oltretutto ogni volta che cito questa frase poi mi chiedo cosa significhi.
Tu ne hai idea?


Perché parli di quel ragù con tanta insistenza?
Non ti è bastata la figura di merda?
Credi esorcizzarla così facendo?
Profilo basso Massi, profilo basso...
Tho metti i pezzi di seppia nel soffritto. Nel frattempo filtro il brodo.

mercoledì, febbraio 28, 2007

Una fideuá (3)



A proposito di paella, un amico spagnolo mi raccontò di quanto è complicato farne una come si deve. Mi diceva che la paella va cucinata a varie
temperature e non deve essere mai girata. La parte a contatto con la pentola si deve bruciare e va servita tagliata praticamente a fette insieme alla paella che in superficie si è mantenuta piu' umida.
Tu ne sai qualcosa? Perche' se così fosse potrei dire di non aver mai mangiato una paella vera... e in tal caso bisognerebbe rimediare...



Si potrebbe fare.

Una volta mangiai una paella dalle parti di Tarragona fatta a fuoco a legna.
Di queste tecniche (e le bestemmie per usare una padella e non una paellera sui fornelli piccoli) me ne parlarono due amiche valenciane a... Trento.
Gli spagnoli sono pignoli con la paella come lo siamo noi con il caffé.

martedì, febbraio 27, 2007

Una fideuá (2)


Sai che Giardino non m'è mai piaciuto abbastanza? Non so perche', ma i suoi disegni non mi coinvolgono.

Invece sono grandiosi. Le scende preparate come una fotografia, ma con il realismo di un'istantanea.
Per non parlare dell'umanità (o disumanità in certi casi) dei personaggi. Pensa a Max Friedman: eroe senza volerlo, un uomo tranquillo in fondo che però ha il suo punto debole nella figlia piccolina. Hai ragione a dire che non ti è mai piaciuto abbastanza!


Ma tornando al nostro pranzo... dov'è che hai comprato questi fideos?

In Catalogna si trovano quasi ovunque. Se vuoi te ne mando un pacco a Roma, ma credo che si trovi qualcosa di simile: pastina fina per il brodo, come spaghettini tagliati corti.
Taglio i peperoni mentre tu metti su il soffritto...

Peperoni

lunedì, febbraio 26, 2007

Una fideuá (1)

Yuppi! Stamattina mi sono svegliato presto e sono andato a vedere una bella mostra di fotografia.
Di Centelles, la "gloria catalana" durante la guerra civile.
Se pensi che in quel periodo, in Catalogna c'erano, fianco a fianco, personaggi del calibro di Orwell, Capa, Don Pasos, Centelles, Hemingway, Garcia Lorca, ... Tutti a lottare contro il fascismo!
Nelle foto di oggi ho ritrovato i disegni di Vittorio Giardino (No pasarán) e anche una sofferenza che ci è famliare e vicina. Le foto dei bambini morti sotto le bombe a Lleida, massacrati dalla Legione Cóndor, e allineati lungo la strada una volta tirati fuori dalle macerie, sono molto simili a quelle viste recentemente della guerra Irsaelo-Libanese. Giusto sull'altra riva del Mediterraneo. Volti simili, cultura vicina, stesso mare e uguale disperazione.


(c) Agustí Centelles - Lleida 1937

Un po' per celebrare questo mar Mediterraneo che è il nostro, faremo una fideuá.
È un po' come la paella, però con una pasta corta e sottile, i fideos appunto.



La guerra è uguale dovunque. Ci si illude che quelle scene di terrore e di sofferenza possano appartenere solo a luoghi lontani dai nostri, con una cultura diversa.
Questa distanza apparente credo serva come giustificazione morale alla distanza che si prende da quelle scene di inferno.
Nessuno si sente mai abbastanza colpevole.
Come diceva De Andrè? "Anche se voi vi credete assolti siete lo stesso coinvolti".
L'altra riva del Mediterraneo era paradossalmente più vicina quando si viaggiava con le navi a vela che adesso che ci si arriva in pochissime ore ...

Questa foto che mi stai mostrando dal catalogo di Centelles mi fa venire i brividi.
Tecnicamente perfetta, i soggetti sono dove devono essere in una foto, i bianchi e i neri sono tutti lì.
Ed emozionalmente potentissima... quella donna pare che stia soffrendo così tanto da non riuscire nemmeno ad urlare.
A quest'ora della mattina poi l'impatto è ancora piu' forte...


Si, è quella che mi ha colpito di più di tutta la mostra. Mi veniva da piangere... e sono dovuto andar via.

sabato, febbraio 24, 2007

Una caprese (8)

Una cosa da fare bene è lavorare con la frusta i tuorli e lo zucchero. Un 5 minuti almeno: il composto deve essere giallo chiarissimo.

La pasticceria è il punto più alto raggiungibile dalle cucina, Massi, perché devi fare attenzione a tante piccole cose. Come il cacao: deve sempre essere sciolto a bagnomaria, altrimenti si brucia e il dolce finisce a pesci fetenti!
Passami la frusta che monto il bianco a neve.



...

Grazie.

Ti sento ancora un po' frastornato Massi. Mescolo il tutto con calma, dal basso verso l'altro. Versiamo l'impasto nella teglia che hai imburrato-infarinato. Al forno!

Mo quando esce ci lecchiamo i baffi!



BURP!

Appunto!
Torta caprese fuori dal forno



Ingredienti:
  • 300 gr di mandorle
  • 250 gr di cioccolato fondente
  • 250 gr di burro (o margarina per rimanere leggeri)
  • 250 gr di zucchero
  • 5 uova
  • zucchero a velo
  • un bicchierino di whisky

Preparazione:
  1. Tritate le mandorle. Tritate cioccolato e fatelo leggermente fondere a bagnomaria. Uniteli.
  2. Lavorate bene con la frusta tuorli e zucchero. Uniteli al composto.
  3. Fate sciogliere il burro dolcemente sul fuoco e aggingetelo. Mescolate bene.
  4. Montate i bianchi a neve. Incorporateli.
  5. Versate il composto in una teglia precedentemente imburrata infarinata. Passatela a forno a 140° per 50mn. Controllate la cottura, non fate come se fosse la vostra fidanzata storica: non datela per scontato e tenetevi sempre un occhio sopra.

venerdì, febbraio 23, 2007

Una caprese (7)

Uuuuuhhhh...
...e quanto ci è costato rimettere a posto!!!
Siamo pure in ritardo per questa benedetta torta caprese!!
Dai, su Massimiliano prendi la mandorle, inizia a tritarle mentre mi occupo di separare i tuorli dagli albumi.
Sai che ho un'amica allergica a tutto ciò che viene fuori da un guscio? Cocchi, noci, mandorle... pensa anche, le noci moscate!
Niente cucina coi pinoli... bisogna trovare spezie e preparazioni alternative.
Un po' come usare la maizena coi ciliaci (feci delle frittelle con la farina di mais da leccarsi i baffi!).
Trita anche il cioccolato fino fino e mescolalo con le mandorle...
Mi viene un dubbio: il cacao esce fuori da un guscio?

sabato, febbraio 17, 2007

Una caprese (6)

Allora a tavola!

...e rutto libero per tutti!!!!

BUUURRRPP!

appunto.




Cari lettori,
come siamo rimasti con la voglia di caprese e con questo casino in cucina non si può fare niente, riprenderemo la settimana prossima. Dopo aver ripulito le pareti della cucina, naturalmente...

venerdì, febbraio 16, 2007

Una caprese (5)

Che belle frittelle impasteremo!
Che belle frittelle friggeremo!
Che belle frittelle mangeremo!


Ecco qui tre belle uova!
Op! Op! Op! Via per aria!

Hi hi hi, ne ho preso uno in testa e ora ho tutto il tuorlo negli occhi!
Opla! Le altre due eccole nella casseruola!

Ho sempre inteso dire che il tuorlo d'uovo giova ai capelli
D'ora in poi cresceranno cosi a vista d'occhio che li sentirete frusciare.



Del resto in Brasile tutti, ma proprio tutti, vanno in giro con un uovo tra i capelli: questo é il motivo per il quale lì i calvi non esistono. Solo una volta un originale, invece di rompersi le uova sulla testa, le mangiò: naturalmente divenne calvo e quando comparve in pubblico causò un tale scompiglio che dovette intervenire la polizia.

Via i gusci d'uovo dalla casseruola, questa spazzola sarà perfetta per frullare le uova, ora tutto in questa padella bollente.
Opla'! Adoro rivoltare le frittelle! L'importante è riuscire sempre ad acchiapparle!
E via! Opla'! Questa è pronta per volare nel piatto!

Mangiate!
Mangiate, prima che si raffreddino!