giovedì, marzo 08, 2007

L'hummus (4)


Mi hai ricordato di un amico, E., lo conosci anche tu, che tornato dal medio oriente mi ha raccontato di come è piu' facile acquistare la fiducia dei locali se gli prepari un buon caffè arabo (o turco come lo chiamerebbe Emil...).
Anzi, dobbiamo prepararne un po' per dopo pranzo, ma credo che si potrebbe lasciarlo fare a Lawrence.
Quando mangio l'hummus mi viene sempre voglia di affondarci dentro qualche falafel... tu dici che possiamo farne qualcuno oppure chiedo ai nostri ospiti di procurarsene un po'?


Con l'orzo e il farro? Vedi se si possono fermare al kababbaro all'angolo per farne una piccola scorta.
Che brutta cosa stare col frigo vuoto; è come il vuoto dell'anima: se non hai i mezzi per sollevarti, neanche la più brillante delle ispirazioni ti può aiutare.
Parlando di aglio invece,... di solito noi lo evitiamo, sopratutto quando poi usciamo in lieta compagnia. Una cosa che mi colpì, invece, è che Izzo (di cui ti lessi un brano la settimana scorsa) ricorda che la sua prima ragazza sapeva di aglio e questo gli ricorda sempre il mare, l'infanzia...


Era in Casino Totale o sbaglio? Del resto è l'unico che ho letto di Izzo, ma mi ricordo le descrizioni olfattive delle ragazze.
Qualcuno mi ha detto che gli pareva finta ed eccessiva quella maniacalità nel descrivere gli odori... io mi ci sono riconosciuto invece...
Tu che rapporto hai con gli odori delle persone? Le sniffi anche tu senza fartene accorgere?


Tu non hai idea!!!
Ci sono quelli con un odore ancora forte, da bambino. Quando entrano in una stanza ti sconvolgono o ti cacciano lontano.
Gli odori sono dei ricordi inafferabili: non riesci a richiamarteli alla memoria, hai solo il riflesso dell'odore in un dato momento nel ricordarti l'emozione che provavi allora.
Quando ti ricapita di sentire un odore noto, allora ti ritorna in mente tutto il mondo di allora. Una benedizione che può anche trasformarsi in incubo, se quel mondo hai faticato tanto per fuggirlo.


Vero vero, mi ricordo che dopo aver letto "Il Profumo" di Suskind (che se non hai letto ti consiglio) tutto il mio superodorato si è potenziato e quasi mi sembrava di essere circondato solo da odori... Quel libro ebbe un effetto dopante per il mio naso.
Comunque da queste parti va di moda un orribile profumo da donna che devo riuscire ad identificare per poter distruggere tutte le boccette e le scorte in giro per la città.
Quando mi capita di beccare qualche donna in metropolitana o a stretto contatto che lo usa mi pare di impazzire.
Mi viene voglia di togliermi un calzino e ficcarmelo sotto al naso per sentire qualcosa, qualunque cosa di diverso.
E ti ricordi di B.? Quella tipa che viveva con me un tempo? Un giorno stavo preparando la parmigiana di melanzane che, secondo le indicazioni della mamma, è pronta quando la cucina profuma di basilico.
Ad un certo punto entro in cucina per annusare l'aria e B. aveva acceso un potentissimo incenso indiano... stavo per distruggere qualsiasi cosa...
La cucina deve odorare di cucina e basta!
Passami un po' una fogliolina di basilico, devo dimenticare quel brutto momento, affogarlo nell'odore.
Grazie.
Sniff sniff
Mmmmmmm la pizza ... la mamma ... mmmm ... che bello


e il calzino non lo vuoi?

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