sabato, marzo 31, 2007

Una coda di canguro fatta a zuppa (6)

Bella... chissà se noi viviamo in un'oasi?
Sicuramente in questo nostro spazio mezzo virtuale, mezzo folle di granelli ne cade solo il riflesso, come un miraggio...
Senti Massi, mi sembra che stanno bussando alla porta, vai a vedere?

Massi, perché sei impallidito di colpo? Che hai? stai poco bene?

Ale... c'è... non so come dirtelo o spiegarmelo.
c'è... un ornitorinco gigante alla porta.
ehm.. Buongiorno signor ornitorinco.
la coda del canguro? si ce l'abbiamo....
si, va bene, certo... sarà fatto.

...ma... si accomodi... anche i suoi amici? certo.


Salve a tutti! Accomodatevi, accomodatevi. Parcheggiate le piume di struzzo nell'ingresso, così come i vostri ippopotami e la navi stellari.

Massi, tu veramente credevi fosse un sogno? eh eh eh

GoooGooooooGaaaaaaa!!



l'infinità del giro dei serpenti del sole

Ingredienti:
  • Una grossa coda di canguro, meglio due
  • 150g di burro
  • 3 carote
  • 4 cipolle
  • un mazzo di erbe (maggiorana, rucola, timo, ecc..)
  • 500g di carne di manzo
  • sale, pepe q.b.
  • 3,5litri d'acqua
Preparazione:
  1. Tagliate le code in tronconi e friggeteli nel burro fino a che non siano ben dorati.
  2. Aggiungete le carote e le cipolle sminuzzate e continuate a soffriggere fino a che le cipolle non diventino marrone chiaro.
  3. Ponete le code e le carote e le cipolle in una casseruola capiente, aggiungete la carne tagliata in pezzi, salta, pepate e aggiungete le erbe.
  4. Coprite con l'acqua e lasciate sul fuoco per circa 4 ore.
  5. Recuperate le code, passatele nella farina e rimettetele nella pentola a cuocere per un'altra decina di minuti.
  6. Servire caldo.
[Peter Taylor's recipe]

venerdì, marzo 30, 2007

Una coda di canguro fatta a zuppa (5)

GoooGooooooGaaaaaaa!!
Hahaha carina carina !
Adoro le favole!
E a proposito di deserto e sabbia, pochi giorni fa ho letto una favola araba sull'origine del deserto.


Dimmi, dimmi!

Tanti e tanti anni fa, il mondo era ricoperto di fiori, piante e animali d'ogni tipo e gli alberi davano agli uomini cibo e frutta
buonissimi in gran quantità.
Tutti vivevano in pace gli uni con gli altri, non esistevano violenze e tantomeno le guerre!
Allah aveva spiegato agli uomini che quel paradiso sarebbe rimasto per sempre così, ma ogni volta che qualcuno avesse
agito ingiustamente, lui avrebbe lasciato cadere sulla terra un granello di sabbia. E così via fino a coprire tutto il mondo!
Gli uomini rispettarono il monito di Allah per lungo tempo finché, disputandosi la proprietà di un cammello, due uomini iniziarono a litigare ed uno dei due pronunciò un'ingiuria.
Allah lasciò cadere sulla terra un granello di sabbia sottilissima, così sottile che nessuno se ne rese conto.
I due continuarono a litigare e dopo un po' vennero alle mani.
E granello dopo granello si formò un piccolo cumulo di sabbia lì vicino.
Gli uomini se ne accorsero, ma vista quanto era sottile quella sabbia pensarono che sarebbero occorsi milioni di anni per ricoprire la terra.
Fu così che iniziarono ad ignorare l'avvertimento di Allah e presero a combattersi l'un l'altro.
Ed iniziarono a farsi guerre e a vivere con egoismo.
E i granelli continuarono a cadere ed ancora continuano!




I villaggi, le foreste, i fiumi e i pascoli cominicarono a coprirsi di sabbia e constrinsero gli uomini e le tribù a vagare, nel deserto che si veniva a creare, in cerca di acqua e di cibo.
E perché gli uomini non dimentichino cosa hanno perduto per la loro stoltezza, Allah di tanto in tanto manda loro delle immagini della bellezza e della ricchezza che un tempo ricopriva quelle terre.
Ed è a queste immagini che diamo il nome di miraggi.
Ma si tratta di visioni ingannevoli, e quando allunghi la mano per toccare quelle piante e quei ruscelli, essi svaniscono!
Ogni tanto pero' si trovano dei luoghi su cui la sabbia non è caduta, luoghi in cui le persone hanno rispettato gli avvertimenti di Allah e dove ci si ferma a riposare, a mangiare e bere in pace gli uni con gli altri.
Ed è a questi luoghi che diamo il nome di oasi.

giovedì, marzo 29, 2007

Una coda di canguro fatta a zuppa (4)


Si si!!! Racconta racconta! Ho letto pochi giorni fa una favola araba che racconta di come nacque il deserto.Michael J Connolly: How the sun was made
Ecco qua, salato e saggiato.
Dammi l'aperitivo che mi siedo ad ascoltare.


Allora, allora...
Prima di tutto "alla salute!"

Devi sapere, caro Massimiliano, che nel tempo antico il sole non esisteva. C'era il cielo, quello sì, ma pieno di stelle e nuvole e con la luna.
Questo era prima che arrivassero gli uomini. La terra era popolata solo da animali e uccelli, i quali erano molto più grandi e grossi di adesso.
Dinewan l'emu e Brolga l'airone un giorno si misero a litigare nella grande pianura vicino alla "grande acqua", il fiume Murrumbidgee.
Nella rabbia, Brolga colse un uovo dal nido di Dinewan e lo scagliò in aria con tutta la sua forza. Questi atterrò su un falò che stava lì acceso e, quando si ruppe, tutto il giallo dell'uovo prese fuoco. La luce era tanto accecante per gli animali di allora, che essi ne rimasero sorpresi e attoniti.

Uno spirito buono vide tutta quella luce sulla terra e pensò che questo era buono. Difatti non si poteva sempre vivere nella semioscurità!
Quindi decise di fare una catasta di legna ogni notte e, quando questa fosse abbastanza grande, di accenderla e mandarla su in cielo per illuminare il mondo.
Così avvenne e, per non spaventare gli animali con tutto quel chiarore inusuale, mandò la stella del mattino ad avvertire il prossimo avvento del sole.

Però gli animali dormivano e molti non vedevano Lucifero e si svegliavano spaventati. Ci voleva un avvertimento sonoro.....

Fu allora gli spiriti udirono la risata di Goo-goor-gaga, il kookaburra. Era proprio quello l'avvertimento che serviva!
Così chiesero a quell'uccelletto di ripetere il suo richiamo ogni mattina, tra il calare della stella del mattino e l'alba.
Goo-goor-gaga accondiscendette e da allora, ogni alzare del sole nella grande pianura è accompagnato dalla risata del kookaburra:

GOO GOOR GAGA! GOO GOOR GAGA! GOO GOOR GAGA!

mercoledì, marzo 28, 2007

Una coda di canguro fatta a zuppa (3)

Ecco fatto!
E ora pensiamo a fare cose serie, altrimenti l'ornitorinco si offende...
...e noi non vogliamo che si offenda, vero?
Tanto più che l'ho invitato a pranzo con l'amico Jabiro Kapirgi, sciamano del Nord Australia.


Ahia! Gulp! Dunque sono sveglio!
No no! non facciamo offendere l'ornitorinco! Non sia mai!
Sarà ospite d'onore per oggi! Devo prendergli una cannuccia? spirit of the child
Invitiamo pure Priscilla la regina del deserto?

Eccerto, così magari facciamo un coretto tutti quanti assieme in piedi sul tavolo.
Si, si, mi piace.
Parlando di personalità australiane... ne manca una per completare la lista degli ospiti.
Mica vorrai mangiare coda di canguro senza la presenza di Michael J. "Crocodile" Dundee?

Uaaaaa! No no! Un mito, un mito! Invitiamolo subito!
Così gli possiamo chiedere se è vero che il vortice dell'acqua dello sciacquone gira al contrario
dalle sue parti!


Sicuramente ti risponderà inventandosi una qualche fiaba senza senso. Quello sta completamente fuori di boccia!
Ecco fatto: la carne e le verdure sono ricoperte di acqua. Saggia un po' il sale mentre servo l'aperitivo.
Di tempo ne abbiamo: deve stare un 3 ore e mezzo sul fuoco...
Visto che ci troviamo, ti racconto una bella storia: la storia di come apparve il sole.

martedì, marzo 27, 2007

Una coda di canguro fatta a zuppa (2)

Il sogno del canguro

A me mi pare una buona idea.
Su, presto Massi, prendi una pentola!
Nel frattempo affetto le cipolle e la coda. TCHAK TCHAK
e ora... TSCHAAAAA, facciamo rosolare la coda nell'olio.
...e pure le cipolla, lla'.

Purtroppo di domenica il bancolotto è chiuso. Ci vai domani.
Nel frattempo, Massi, perché non vai a prendere una di quelle buone bottiglie di vino australiano che ci hanno lasciato le tue amiche la volta scorsa?


Vado vado...

Oddio, è davvero grave. Forse dovrei chiamare un dottore... Vaneggia vaneggia...
Pero' un momento... quell'affare che sta rosolando pare proprio una coda di canguro.
E il profumino che arriva non è niente male!
Oddio ... meglio chiamare un dottore anche per me...

Ecco qua il vino.
Mi dici dove hai preso quella ... ahem... coda di canguro?
Le vendono al supermercato qui sotto per caso?
E per dolce che c'è ? Becco d'ornitorinco glassato? Crostata di boomerang?

Ma che domande fai, Massi?
è la coda di canguro del sogno... te l'ho detto, no, che alla fine gli staccavo la coda a quel canguro salterello.
Non offenderti se ti dico che ti vedo un poco spiazzato. Tagliami le carote piuttosto!

Per dessert pensavo a una bella torta di Santiago invece, con un bicchierino di vino dolce ad accompagnarlo.

Spiazzato? Nooooo! Già già, la coda del sogno, come ho fatto a non pensarci. Proprio quella.
Alex, mi dai un pizzicotto per favore?

lunedì, marzo 26, 2007

Una coda di canguro fatta a zuppa (1)

Il grande ornitorinco del sogno

Uaaah, Massi... ho fatto un sogno stranissimo!
Ho sognato che stavo in Australia, nel deserto, e mi compariva una grande ornitorinco volante.
Poi questo ornitorinco mi si è messo a parlare...


Lo sapevo. I peperoni non perdonano.
E cosa ti avrebbe detto quest'ornitorinco, di grazia? Ti ha dato almeno i numeri da giocare?
E la ruota? Mica ce li possiamo giocare sulla ruota di Sidney?


Il fatto è che parlava mezzo aborigeno e mezzo inglese con l'accento australiano. Risultato: non c'ho capito un'acca.
Però, quando parlava, uscivano dei disegnetti dalla sua bocca, come un fumetto...
Ricordo ben chiaramente che dovevo andare a cercare un canguro, anzi -testuali parole disegnate- "meglio due".


Due canguri.
Dunque il due ce lo giochiamo.
Fammi cercare canguro sulla smorfia.
Umm... il canguro fa 11 e rappresenta la novità.
Ora il dubbio nasce spontaneo.
2 e 11 oppure 2x11=22?
Ma vai avanti che io prendo appunti.


E poi... poi... era come se il deserto fosse diventato rosso.
Cioé, no, la sabbia era rossa!
Ecco, e camminavo in questo deserto rosso australiano col canguro che mi saltava davanti e l'ornitorinco che mi parlava da sopra.


Inutile dirti che di ornitorinchi non c'è traccia sulla smorfia...
Ma "camminare sulla sabbia" fa 40.
Su su, dai, manca un numero e il terno è pronto.


Allora... a un certo punto il canguro inizia a correre e io dietro.
Corriamo corriamo e cerco di acchiapparlo, ma quello salta sempre più in alto.
Fino a che, in uno slancio e spinto dal vento alle spalle (eh sì, si era alzato il vento nel deserto, ma senza sollevare sabbia) gli agguanto la coda... che mi rimane tra le mani.



Enno'! Qua la faccenda si complica! Mi devo consultare con la signora del bancolotto...
Sai freudianamente parlando cosa potrebbe significare questo sogno?
E non significa che sei un feticista degli animali esotici...
La coda tra le mani?
Che stramberia... e lui??? Va via senza la coda?
Come le lucertole che si torturano da bimbi?


No, quello se ne va come se nulla fosse e l'ornitorinco rimane contento.
Secondo te cosa significa?
e poi, che cosa ci faccio con questo codone di canguro mo?



Con una coda di canguro che ci vuoi fare? Un portafortuna come col coniglio oppure, fammi pensare...
oppure, come si dice quando una cosa non serve...

...ci fai la zuppa.