sabato, gennaio 27, 2007

Gulash alla trentina (6)

Bene, bene... Così associamo ricordi da stadio e digestione.
Sai? degustando questo vino mi tornano piacevoli ricordi.
Il vino mi strega: è come una poesia che si è sentita durante l'infanzia e che torna a incantarti con i suoi echi.
Sarà che gli odori si associano ai ricordi, ma poi è impossibile richiamarli chiaramente alla mente.

Vabbuo', dall'acidume sono passato alla poesia! C'è qualcosa che non va in me, con questi alti e bassi d'umore.
Torniamo in noi. Il gulash ha cotto per un'ora e mezza e noi lo abbiamo covato come delle chioccie, aggiungendo acqua e attenzione per non farlo attaccare.
(pure questo mi ricorda una cosa: il disastroso ragu' che facemmo a casa tua a Roma.....)

il ragu'... come dimenticarlo
ancora me lo rinfacciano e quando ribadisco che sei un cuoco di tutto rispetto mi becco insulti a raffica.
Avemmo una pessima idea a pubblicizzarlo in quella maniera!
Vero pure che ce ne siamo andati a zonzo lasciando il ragu' in balia di se stesso.
Vabbe', ma verra' il giorno in cui ci chiederanno perdono in ginocchio, protendendo il loro piatto per avere solo ancora un pochino del nostro ragu'!

Già, ci rifaremo, vedrai. Passeremo otto ore vicino alla caccavella a filosofeggiare e a controllare il ragù.
Faremo piangere tutti, compresi gli spiriti beati di Marotta e De Filippo!!!

A tavola, che l'è prunt el disnar!!

Mi fiondo!
Buon appetito!!!
E ovviamente rutto libero...



Ingredienti:
  • 600g di spezzatino di manzo
  • 2 cipolle
  • 2 carote
  • un gambo di sedano
  • una foglia di alloro
  • un cucchiaio di semi di cumino
  • un cucchiaio di rosmarino
  • un pizzico di maggiorana
  • paprika (2-3 cucchiai)
  • 1/2 limone
  • olio, farina e vino rosso
  • sale q.b.

Preparazione:
  1. Rosolare nell'olio le cipolle (N.d.A.: l'olio deve essere più del necessario, contate 1 bicchiere, perché le cipolle ne assorbono una parte e ne deve restare per rosolare la carne quando queste saranno imbiondite).
  2. Aggiungere la carne e farla rosolare.
  3. Aggiungere le carote finemente tritate e bagnare con 1 bicchiere (abbondante) di vino rosso.
  4. Quando il vino è assorbito, aggiungete alloro, cumino, rosmarino e paprika; mescolate.
  5. Aggiungete un cucchiaio di farina stemperato in un bicchiere d'acqua, rimescolare e coprire.
  6. Se vedete che il preparato diventa troppo asciutto, bagnate con acqua tiepida.
  7. Dopo un'ora e mezza di cottura, mettete nel gulash la scorza di mezzo limone e il suo succo e anche un pizzico di maggiorana.
  8. Altri 10 mn di cottura, saggiate di sale, spegnate il fuoco e lasciate riposare qualche minuto prima di portare a tavola.

Consigliamo, per chi vuole mangiare sentendosi tra i monti, il Sussidiario di cucina trentina.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Nooo otto ore di filosofeggiare no...poi altro che 6 blog post, esce un romanzo... :P

Anonimo ha detto...

dopo i racconti del famoso ragu' vi dovrebbero togliere la licenza di parlare di cibo, lo sapee vero??

C.

Ruthven ha detto...

Abbiamo perso una battaglia; ciò non vuol dire che abbiamo perso la guerra!!!!