lunedì, dicembre 11, 2006

Una zuppetta di gamberi e ceci (1)

Buongiorno Massimiliano.
Inizia a fare freschetto... Ci vorrebbe qualcosa di caldo che ci arripigli, tu che dici?

Stavo pensando a un brodino, anzi: una zuppetta. Una zuppetta di gamberi e ceci.


Bravo, bravo. Dopo i bagordi di ieri sera l'idea di una zuppetta mi piace.
Ci aiuterà a riprenderci da quei pessimi cocktail che ci hanno rifilato.
Anzi, a tal proposito, tu credi nella teoria che il giorno dopo una pessima sbornia il cosiddetto "richiamino alcolico" possa aiutare?
Insomma, stappo una birretta anche per te?
E sempre a proposito di leggende metropolitane, vedo che qualcuno ha infilato un cucchiaino nel collo della bottiglia di birra. Ma 'sta cosa funziona veramente?
È da tanto che me lo chiedo e un po' di tempo fa trovai una teoria secondo la quale le particelle di anidride carbonica, mentre cercano la loro via di fuga attraverso il foro, incontrano il freddo cucchiaino (funziona dunque solo in frigorifero!) e contraendosi per l'abbassamento di temperatura diventano più dense e cascano di nuovo nella bottiglia.
Quindi il cerbero metallico avrebbe un seppur minimo effetto nel conservare le bevande frizzanti.
Ma qualcuno piu' saggio ancora mi ha consigliato di finirmi la bottiglia una volta aperta invece di abbandonarmi a stupidi espedienti.


Saggia persona! Ma stamattina ti sei svegliato pieno di domande? Si può sapere che cose ti hanno rifilato ieri sera?
Se possibile, invece della birra mi verseresti un po' di quel Fiano di Avellino che ho visto in cantina?
La tecnica della forchetta l'ho sentita anche io (e usata in passato) e sembrava funzionasse (autosuggestione?). Spiegavo il fatto dicendo che il metallo reagiva con l'ossigeno dell'aria prima che questi entrasse nella bottiglia e quindi rovinasse il liquido all'interno.
Però, per conservare la birra non c'è nulla di meglio della schiuma della birra stessa. Preserva il liquido dall'aria e quindi dall'ossidazione (il sapore si rovina) e dalla "perdita di bollicine". Mi fanno ridere coloro che si versano la birra facendo attenzione a non fare schiuma! E poi, sai cosa si dice a Modena? Bere schiuma rende furbi!


E dunque invece di pane e volpe, come mi dicevano da bimbo, tu suggeriresti birra e schiuma?
Approvo sicuramente, sia perchè mi piace la birra con la schiuma, sia perchè non saprei come preparare la volpe.
Forse con un contorno di uva, ma quelle sono altre storie.
E a proposito di zuppe e ricordi di bimbo, io oggi ho invitato a pranzo il grande Jacques-Yves Cousteau, che mi ha fatto sognare con i suoi viaggi sulla Calypso.
Sai che lui usava mettere del vino rosso nel piatto della zuppa? Qualche volta ci ho provato anche io per spirito di emulazione e devo dire che la cosa non mi ha esaltato più di tanto.
Invece ci preferisco del pepe bianco. Tu che dici? sarò adatto anche per il nostro piatto di oggi?


Credo fosse il mio bisnonno materno che metteva vino nella zuppa. Oddio! credo mettesse vino quasi ovunque. Produceva un vino acidissimo dalle parti di Rive-de-Gier, una valle tra Lione e St.Etienne. Lo produceva tutto da solo, andava a coltivare i campi in collina dopo una giornata passata in miniera. Impossibile dirgli che era veramente tremendo, dopo tutta la fatica e l'amore messoci! Quindi i parenti bevevano aggrappandosi al tavolo e gli facevano i complimenti.


Il pepe bianco lo metto spesso nel pesce, perché si sposa meglio del pepe nero, essendo meno agressivo e più profumato. Quindi non temere: lo useremo anche oggi. Il pepe macinato di fresco caccia fuori un profumo veramente piacevole, quasi un incanto. Pensando a Cousteau, dovresti sentire Seu Jorge: è un artista brasiliano che ha partecipato al film Life Acquatic (parodia dei viaggi della Calypso), suonando canzoni di David Bowie alla chitarra acustica e in portoghese.

Nessun commento: