martedì, dicembre 12, 2006

Una zuppetta di gamberi e ceci (2)

Ho visto quel film, ma a dire il vero non m'è piaciuto molto. Sicuramente si tratta di una forma di ironia e humor originale, ma decisamente non è il mio genere.
A proposito di nonni e di vini... mi hai fatto tornare in mente quando a pranzo, ad Avignone, tuo nonno e tuo padre facevano a gara a chi mi faceva assaggiare più vini tentando di darmi indicazioni sulla provenienza ed altre dritte. All'inizio riuscivo a capirci qualcosa, ma dopo un po' la mia testa cominciava a fermentare come un tino pieno di mosto. E poi iniziavano le barzellette sul Belgio e sui Belgi! Il mio stentatissimo francese mi permetteva solo di capire quando dovevo ridere per non far brutta figura.
In genere aspettavo che dicesse la parola "patate", ridevo (e non era difficile dopo tutto quello che mi avevano fatto bere e mangiare) e ci facevo anche discreta figura. O forse cosi' volevano farmi credere...
M'è venuta voglia di un pastis! Tre parti d'acqua ed una di Ricard!
Ma fammi ficcare il naso nel tegame che vedo sul fuoco...



Si tratta del brodo che sto facendo col pesce. Ieri, come al solito sono andato al mercato ed ho comprato un po' di cose: una coda di rospo bella grande, del salmone e i gamberetti per oggi.
Quando il signor Miguel mi ha sfilettato la coda di rospo (la farò alla griglia con alcune spezie indiane, giusto per vedere cosa ne esce), mi ha detto di conservarne la spina centrale per farne fideuá (qui a Barcellona non si fa la paella col riso bensì con un tipo di pastina -i fideos- e il risultato si chiama appunto fideuá). Unita ai resti del salmone e a qualche verdura (carote, prezzemolo, cipolla), la spina di coda di rospo ci tirerà fuori un brodo migliore di qualsiasi intruglio artificiale!

Ultimamente a casa, in mancanza di pastis e in piena moda mediorientale, ci stiamo dando all'arak libanese o al raki turco. Però non è stagione di pastis...
Ti ricordi quegli interminabili pomeriggi d'estate a sorseggiare pastis sul divano di Hyères?


E come posso dimenticarmene ... che dolce far niente.
Sai cosa ho cominciato a leggere? Uno di quei libri che in genere ti rifilano a scuola da piccolo. A me non l'hanno mai rifilato... Il Cavaliere Inesistente di Italo Calvino.
L'hai letto?

1 commento:

Anonimo ha detto...

non ci credo che non hai mai letto il cavaliere inesistente...

io ho cominciato a leggere calvino dopo aver letto con te un racconto delle cosmicomiche (i cartelli con la luna)

C.